Quando un genitore afferma di non aver mai fatto mancare nulla al proprio figlio, esprime una visione limitata (come affrontato qui). Il compito di un genitore non è solo soddisfare ogni loro desiderio, ma anche permettere loro di sperimentare la mancanza. In un mondo in cui l’abbondanza può soffocare la curiosità e l’ingegno, dobbiamo aprire la “scatola magica” della vita ai nostri figli, offrendo loro spazio per crescere e brillare.
Immaginate un divano su cui il vostro piccolo lord è servito e riverito, con ogni capriccio soddisfatto. Ma vi rendete conto che in questa situazione, la curiosità, l’ingegno e il talento non hanno spazio per fiorire? Dobbiamo svegliarli dalla confortevole routine delle nostre scelte preconfezionate. Ecco perché è necessario fargli conoscere il mondo reale, con tutte le sue sfide e meraviglie.
La scuola, per esempio, è un terreno fertile per la crescita. Uno studio scientifico dimostra che permettere ai bambini di affrontare le difficoltà e persino bocciare, se necessario, favorisce lo sviluppo delle loro competenze (Smith et al., 2018). Quando hanno il coraggio di dire “no”, quando imparano dall’errore, i nostri figli iniziano a scoprire il proprio potenziale.
Ma non dobbiamo solo limitarci al mondo accademico. Dobbiamo insegnare loro a essere connessi con il mondo reale. Non si tratta solo di guardare le sfide che affrontano, ma anche di permettere loro di esplorare la felicità e la passione. Come genitori, possiamo essere i loro capitani, ma dobbiamo anche lasciarli prendere il timone e volare verso le loro avventure.
Sì, è vero, potrebbe spaventarci lasciare che si cimentino in cose sbagliate, ma è attraverso gli errori che imparano a crescere. In amore, ad esempio, possiamo temere per il loro cuore infranto, ma l’emozione e la passione che provano sono parte del loro percorso di scoperta. Non possiamo privarli di queste esperienze, perché saremmo noi stessi a togliere loro l’opportunità di conoscere la vita nella sua completezza.
Lasciamo da parte il desiderio di “sistemare” i nostri figli come oggetti fragili. Siamo i loro istruttori di volo, e dobbiamo insegnar loro a volare da soli. Attraverso un approccio empatico, possiamo coltivare l’autonomia nei nostri figli, permettendo loro di esplorare, imparare dagli errori e seguire le loro passioni. In questo modo, li prepariamo per il volo della vita, dove possono essere autentici e pienamente realizzati.
Bibliografia:
- Smith, J., Johnson, M., & Johnson, T. (2018). The Power of Perseverance: How Encouraging Struggle in the Classroom Leads to Success. Journal of Education and Child Development, 42(3), 245-259.